ciao,
ho trovato un sito in italiano in cui viene riportato il testo di una poesia che viene attribuita a Bono: qualcuno ne hai mai sentito parlare?
la poesia, in questione, è questa:
Flussi di coscienza sulla poesia (Bono Vox)
Mi gira la testa…
potrebbe fermarsi
al cuore palpitante di John Donne,
al suo ballo lento e funebre,
oppure potrebbe fermarsi ai colori di Shelley,
Giallo e nero e pallido rosso insolente.
Fammi pensare…
Gli angeli della pioggia e del lampo
sono sempre stati con me…
Keats era una droga,
il suo eccesso è riuscito a farmi sedere
accanto a Maeve O’Reagan,
quando avevo sedici anni…
ci ha quasi incollati insieme…
Quando la giovinezza ci abbandonò,
ci sentimmo radicati nel suolo grigio e pietroso
della pazzia ordinaria di Kavanagh…
Temevo Yeats come Dio…
Si vestivano nello stesso modo…
fu in mezzo agli scolaretti
che sognai ad occhi aperti
una Torre da cui potevo vedere
in lungo e in largo le sue poesie…
in ogni modo, anche se sono irlandese,
furono le parole di un’americana a risuonare
come una campana nel mio Paradiso…
e Inferno…
Nel 1974 - sentii un funerale nel mio cervello -
questa processione di parole mi seguì
fino alla tomba di mia madre,
e poi fino a quella casa
non più posseduta dal suo spirito,
un posto secco e freddo,
proprio come la poesia di Emily Dickinson…
la sua poesia, una marcia lenta
con selvaggi silenzi tra la carcassa e il tamburo,
che tengono il tempo
come un occhio che sbatte lentamente,
avrebbe il coraggio di guardare la morte
dritto in volto,
mentre tutto quello che volevo fare io:
era andare via.